I grassi saturi sono da tenere sotto stretta osservazione: un apporto eccessivo nell’organismo può aumentare il colesterolo nel sangue oltre i livelli di guardia, con conseguenze gravi e, in presenza di scompenso cardiaco o altre cardiopatie, potenzialmente molto pericolose.
In generale, alle persone con patologie cardiovascolari si raccomanda di misurare regolarmente la colesterolemia, verificando che il valore del colesterolo totale sia al di sotto dei 175/200 milligrammi per decilitro di sangue, quello del colesterolo LDL (il cosiddetto ‘colesterolo cattivo’) inferiore a 100 mg/dl, in determinati casi anche a 70/80 mg/dl, e quello del colesterolo HDL (colesterolo ‘buono’) superiore a 45 mg/dl.Dal momento che l’apporto totale di grassi è in relazione al fabbisogno calorico individuale e può dunque variare da persona a persona, è consigliabile mantenere la percentuale di grassi saturi (presenti negli alimenti di origine animale, nell’olio di cocco e in quello di palma, a temperatura ambiente sono allo stato solido) al di sotto dell’8/10% della quantità complessiva.