
Con il rischio di una predisposizione a eventi gravi: ischemia, infarto del miocardio, ictus.
La causa scatenante è, almeno nella metà dei casi, un forte stress emotivo. Può avere a che fare con la sfera affettiva o con quella lavorativa, può essere determinato da un lutto come da un drammatico evento naturale o essere collegato al tifo calcistico o alla passione politica.
Un aumento brusco della pressione arteriosa a seguito di uno stress emotivo in un paziente con scompenso cardiaco cronico può determinare un brusco peggioramento della funzione cardiaca e causare uno scompenso cardiaco acuto.
In tutti i casi lo stress, cronico o episodico, è nemico acerrimo del cuore e, nelle persone che soffrono di problemi cardiovascolari come lo scompenso cardiaco, è una condizione che bisognerebbe cercare di evitare. Naturalmente, non sempre è possibile.
Esistono diverse semplici ‘tecniche’ che possono aiutare a superare le conseguenze fisiche dell’evento stressante, come il respiro alterato o l’aumento della pressione. Ognuno, in funzione delle proprie necessità e attitudini e con l’aiuto di un esperto, può individuare quelle più efficaci per lui.