Il diabete, malattia che provoca un’elevata concentrazione di glucosio nel sangue, è uno dei più conosciuti fattori di rischio per il cuore ed è tra le patologie più frequentemente associate allo scompenso cardiaco (in Italia, il 38% dei pazienti con scompenso è diabetico, secondo le statistiche).
Nella quasi totalità dei casi si tratta di diabete di tipo 2, o diabete mellito: è una malattia che ha basi genetiche ma che si sviluppa lentamente e che, per manifestarsi, ha bisogno di condizioni che la favoriscano. Purtroppo sono condizioni riscontrabili con molta facilità nella società moderna, come la dieta squilibrata, con un eccessivo consumo di carboidrati, la sedentarietà, il sovrappeso.
Non a caso il diabete è, quasi per definizione, una malattia del benessere.
In Italia, si calcola che colpisca circa 2,5 milioni di persone, ma i numeri sono in costante aumento. Poiché si tratta di una malattia fortemente correlata agli stili di vita, entro certi limiti la si può prevenire, con abitudini e comportamenti più ‘corretti’, soprattutto dal punto di vista alimentare, e tenendo costantemente sotto controllo il peso.
E prevenire il diabete significa contribuire in misura non indifferente a prevenire lo scompenso cardiaco.