Il 5 settembre 2016 si è tenuto a Roma presso la Scuola superiore di Polizia, il terzo Incontro Nazionale dell’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci per approfondire tematiche di grande rilevanza ed importanza per la vita del paziente affetto da tale patologia e per i caregivers.
La partecipazione all’incontro è stata molto numerosa ed è stata un’occasione di incontro fra tutti i pazienti provenienti dalle vari regioni italiane, sedi territoriali AISC che hanno consolidato il network dei pazienti e la loro testimonianza delle singole esperienze personali.
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L’ordine del giorno molto nutrito ha dibattuto temi quali la telemedicina, la realtà dell’anziano in Italia, ed un confronto tra pazienti e medici , nel corso del quale il ruolo del paziente è emerso come persona che ne vuole sapere di più per svolgere una vita il più possibile informata.
Il dibattito si è svolto tra pazienti sotto cura farmacologica, paziente portatore di dispositivo e paziente trapiantato che hanno rivolto domande ai medici che fornito risposte esaurienti ai quesiti che venivano posti in un contesto amichevole e professionale insieme.
L’esperienza della telemedicina già operativa in alcune realtà italiane anche extra ospedaliera oggetto di una relazione ,ha destato molto interesse ed è stata confermata quale obiettivo da raggiungere per ridurre i costi della sanità e meglio seguire il paziente scompensato per la complessità della malattia dalle relazioni che si sono succedute, tra cui anche quella del rappresentante di Federanziani che ha enfatizzato il valore dell’Associazione AISC per la l’anziano sempre più longevo, ma nella maggior parte dei casi affetto da una patologia acuta.
L’incontro, moderato dal responsabile relazioni AISC, Maria Rosaria Di Somma, è stato presieduto dal Presidente dell’Associazione Oberdan Vitali e dal direttore scientifico, Salvatore Di Somma che è intervenuto ripetutamente nel dibattito durante il quale molti dei presenti (circa 200 persone) hanno posto domande.
Il successo dell’iniziativa e l’interesse e l’attenzione dei pazienti che hanno caratterizzato l’incontro, sono di stimolo per l’Associazione nella sua attività a servizio del paziente ed alla divulgazione della conoscenza della patologia e dei suoi effetti sul vita dell’anziano, in particolare.